La letteratura fantastica: una porta aperta sulla natura umana
L’uscita del saggio multiautore Il Fantastico nella letteratura per ragazzi (Runa Editrice) a cui ho avuto l’onore di partecipare accanto bravissimi colleghi e mostri sacri del fantastico e fantasy italiano come Silvana De Mari o Paolo Gulisano, mi ha dato lo spunto per una nuova riflessione sulla letteratura e in particolare su questo specifico genere.
Perché il fantastico non conosce mai vera crisi, ed è forse uno dei generi che può essere fruito allo stesso modo a ogni età?
Il fantastico è l’erede moderno del mito e dell’epica: dietro le atmosfere magiche e medioevali (nel fantasy “classico”) dark o futuristiche (come in molte saghe distopiche) emergono trame e personaggi in grado di trattare la realtà nei suoi aspetti più fondamentali, che siano tragici e dolorosi o brillanti e gioiosi, e di evidenziare quei riti di passaggio che durante la crescita si sentono più vicini, soprattutto in tempi di valori incerti e di mancanza di sicurezza.
I temi portanti di questo genere sono universali della natura umana, in tutte le epoche e in tutte le culture: la lotta del Bene contro il Male, del Giusto contro l’Ingiusto, il riscatto degli umili contro un potere opprimente e distopico. Il fantastico quindi non è una semplice fuga dalla realtà, ma utilizza metafore potenti ed evocative per parlare alla mente, al cuore e all’anima del lettore.
È per questo che, personalmente, amo molto questo genere (per ora solo come lettrice ed estimatrice… chissà se in futuro anche come autrice) e ho accettato con grande gioia di dare il mio contributo in uno dei pochi saggi tutti italiani dedicati all’analisi del fantastico nella letteratura per ragazzi.
Il Fantastico nella letteratura per ragazzi
A cura di Marina Lenti
Runa editrice
Qui maggiori informazioni sul libro e su come acquistarlo e in questa pagina il comunicato stampa
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